La protezione perimetrale dei cosiddetti “Siti Seveso”
CONOSCI LA DIRETTIVA SEVESO?
Proteggere l'ambiente, la salute e la nostra economia
In Europa ci sono almeno 12.000 impianti che utilizzano sostanze chimiche pericolose, in cui eventuali incidenti potrebbero causare danni alla biodiversità ambientale, avere effetti nocivi sulla salute dell'uomo e impattare economicamente con perdite da miliardi di euro. In seguito a un primo catastrofico incidente avvenuto a Seveso nel 1976, e altri simili occorsi a Bhopal, Toulouse ed Enschede in Francia, l'Unione Europea ha riclassificato il rischio chimico e regolamentato la protezione di questi impianti sotto la “Direttiva Seveso” (Directive 2012/18/EU - Technological Disaster Risk Reduction) - che impone ai cosiddetti “Siti Seveso” di mantenere un altissimo livello di prevenzione.
La direttiva europea, varata dopo l’incidente avvenuto il 10 luglio 1976 nell’azienda ICMESA in Brianza, stabilisce i criteri di classificazione dei siti industriali a rischio.
La protezione perimetrale è una delle principali soluzioni
da attuare per una buona prevenzione dei rischi
Si tratta di siti ad alta sicurezza, richiedenti un'alta POD (Probabilità di Detezione dell'intrusione), con una protezione che copra le 24/7 e non sia disturbata dalle operazioni produttive del sito.
I siti sono classificati in vari livelli di criticità, a seconda del tipo e della quantità di prodotti chimici gestiti. Generalmente è necessario usare prodotti inox, con involucri ad alto indice IP, o custodie ATEX anti-deflagrazione, il tutto integrato con il circuito TVCC per assicurare un livello di protezione massima.
A seconda della classificazione del sito e della sua architettura, possono essere necessarie diverse soluzioni perimetrali in sinergia. É necessario perciò studiare un’installazione che risponda a tutti questi requisiti.
Per una protezione completa vengono abbinati uno o più sistemi di rilevamento:
Tali siti sono abitualmente protetti da una robusta recinzione con altezza minima di 2,5m sovrastata da concertina di diametro 60cm.
Per rilevare tentativi di scavalcamento, si può installare un sistema come SIOUX PRO2 MEMS, dotato di pin-point dell’intrusione, ridondanza, settaggio remoto. Grado IP66.
Quando richiesto, potrebbe essere preferito un sistema a fibra ottica, come APACHE Fiber, particolarmente adatto alla protezione di siti con presenza di atmosfere corrosive, infiammabili o esplosive in quanto la fibra ottica non può essere causa di incendio. Grado IP55
Come secondo layer di protezione volumetrica invisibile all’interno del perimetro, è consigliato installare un sistema ultra-affidabile, come una barriera bi-statica a microonde.
ERMO 482X3 PRO garantisce il più alto livello di efficienza e un tasso di falsi allarmi vicino allo zero. Grado IP66
Qualora il requisito da rispettare sia una cautela extra anti-esplosione, ERMO 482X PRO è disponibile anche in versione speciale certificata ATEX 94/9/EC.
Per la protezione degli accessi o dove manca lo spazio per utilizzare la tradizionale barriera con lobo a microonde, non si deve rinunciare all'affidabilità di questa tecnologia ma si può ricorrere all'innovativa barriera con raggi a microonde MICRO-RAY, a cui basta un corridoio di 1mt di larghezza per l'installazione.
Tutti i sistemi digitali CIAS sono IP ready, per una integrazione immediata con sistemi terzi di controllo accessi e VEMS. L'implementazione del cyber standard 802.1X garantisce inoltre un'autenticazione rafforzata di tutti i dispositivi che transitano sulla rete LAN dell'infrastruttura critica per rafforzare la protezione da attacchi informatici.
Per maggiori informazioni sulle soluzioni perimetrali CIAS scrivi a:
extreme@cias.it
Comments are closed.