La sicurezza fisica dei Data Center
VALORI VIRTUALI, DANNI REALI
Spesso ci rendiamo conto di quanto è prezioso qualcosa solo nel momento in cui non l’abbiamo più a disposizione. Con gli invisibili dati digitali che costituiscono il tessuto del nostro quotidiano è così, per l’individuo come per ormai tutte le aziende, fino ai grossi enti. E’ quindi giusto annoverare tra le infrastrutture critiche anche i Data Center, ovvero quei luoghi adibiti alla custodia dei dati digitali, in quanto beni immateriali ad alto valore la cui violazione può creare enormi danni non solo finanziari ma anche di reputazione delle aziende.
DATA CENTER, UN NON-LUOGO SENSIBILE
Il cuore del Data Center sono tutte le apparecchiature IT che immagazzino i dati: server, switch, router, infrastrutture di alimentazione e raffreddamento e attrezzature di telecomunicazione, di norma sistemate in ingombranti armadi. A seconda della dimensione del centro, a un livello più semplice possono occupare un solo edificio, magari sito in uno spazio condiviso, oppure un complesso che copre una vasta area per lo più posta non in vicinanza del centro abitato per maggiore garanzia di sicurezza.
Di recente, per contenere l’impatto ambientale di questi impianti altamente energivori, i data center più sostenibili sono alimentati da un campo fotovoltaico, come il Green Data Center di Eni.
In Italia si annoverano 79 data center concentrati in 31 aree
PROTOCOLLI DI SICUREZZA, NON SOLO CONTRO ATTACCHI INFORMATICI
4 livelli della sicurezza da tenere sotto controllo secondo le più accreditate Best Practice
comprendono in primis la Sicurezza Perimetrale
La messa in sicurezza di questi centri non può limitarsi alle -forse più evidentemente necessarie- misure di protezione virtuale della rete da attacchi informatici che mirano alla sottrazione del dato sensibile, come hacking, malware and spyware, ma deve comprendere anche soluzioni fisiche adeguate all’infrastruttura per impedire accessi non autorizzati.
La sicurezza fisica nel suo insieme comprende tutti i protocolli per la prevenzione di danni alle apparecchiature elettroniche, sia che questi derivino da catastrofi naturali sia che siamo frutto di sabotaggio, spionaggio industriale o attacco terroristico mirato all’interruzione del servizio.
UN INVISIBILE MA SOLIDO PERIMETRO DI SICUREZZA
Tra le tecniche di prevenzione dell’attacco fisico ci sono misure strutturali come la concentrazione dell’ingresso in un solo punto di accesso, tornelli, recinzioni e altre barriere fisiche, guardie private e sistema di TVCC, ma in sinergia con queste vanno implementate le misure di prima linea che intercettano il tentativo d’intrusione impedendogli di andare a segno, ovvero i sensori perimetrali.
L’individuazione della tecnologia di difesa più adeguata partirà perciò dall’analisi delle caratteristiche del sito. In caso di impianti complessi, dove la potenza di calcolo sviluppata si traduce in una vasta area esterna da proteggere, bisogna tenere conto anche delle condizioni ambientali per cui le barriere a microonda sono la soluzione ideale.
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estrema sicurezza IP-ready
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Indubbiamente, una soluzione integrata che veda lavorare tutti i vari sistemi in collegamento è sempre vincente, in questo caso nel prevenire un furto di dati o un danneggiamento alle apparecchiature ancor prima che i sistemi software vengano messi alla prova. SYNAPSES il nuovo sistema multisensore autoadattativo offre una perfetta integrazione tra aree video e sensori perimetrali
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